Archivi del mese: marzo 2009

<font size=”2″><strong>Il nostro passato e’ una componenete variabile . Se non si ha una testimonianza oggettiva, ogni volta che lo andiamo ad interrogare, lui cambia, perche’ noi lo cambiamo.</strong></font>

Guardo quelle immagini con un distacco che non e’ presunzione, ma proprio mancanza di appartenenza. Anzi, quei discorsi, quelle acclamazioni mi spaventano pure. Ho l’impressione che l’intelligenza abdichi davanti al piatto servilismo, mentre bocche che si penserebbero collegate a masse … Continua a leggere →

<font color=”#ff0000″><strong>DELIRIO DEL VENERDI</strong></font><br /> Musica elettronica, particelle cariche che si muovono, generazioni di suoni assolutamente artificiali e per questo non meno suggestivi, la contrapposizione di un clavicembalo ad una tastiera elettronica, lo stupore di un viaggio nel tempo al … Continua a leggere →

Insomma, ce la stanno facendo. Non potro’ scrivere sul mio testamento biologico che rifiuto idratazione e nutrizione forzate. E questo perche’ altri hanno deciso di impossessarsi del mio corpo e di decidere in mia vece. Una delle poche cose che … Continua a leggere →

Mi approccio quasi costringendomi a scrivere qualche cosa, per mantenere evidenti i segni vitali di questo blog. Mi hanno preso e gettato in facebook, con le migliori intenzioni, ma non riesco a farlo mio, mi sento una sorta di ciste … Continua a leggere →

Il vento feroce di venerdi e sabato ha distrutto il nido delle gazze, in alto, sulla cima dell’olmo ancora spoglio. Avranno di che lavorare per ripristinare il loro luogo di procreazione. Ieri, verso sera, i colori erano quelli morbidi del … Continua a leggere →

<font color=”#ff0000″><strong>DELIRIO DEL VENERDI</strong></font><br /> La lince laica, leccava lattuga. Languore levitava lento lasciando libera laida e legittima lipolisi. Di lena laborioso licaone leninista, lardellava letargico e lamentoso lama. La lince lumava libidinosamente la leccornia lacrimando. Il licaone laconicamente e … Continua a leggere →

ISOLAMENTO<br /> <br /> Le rapide dell’impegno esteriore,<br /> come se sentissi l’acqua solo fuori,<br /> e dentro il silenzio dell’incomunicabile,<br /> la siccita’ del desertificato io.<br /> Impermeabilizzazione necessaria,<br /> che i germi dell’utile altrui<br /> non penetrino il … Continua a leggere →

Talvolta (una delle parole preferite da Dostoevskij), mi chiedo cosa sto aspettando, o verso cosa mi sto muovendo. La parte razionale di me, che attualmente detiene il potere, e’ terribilmente caustica nell’analizzare questa sorta di inutile stato, in cui si … Continua a leggere →

I miei lombi urlano ed io tendo ad assecondarli. Un week-end di puro lavoro, tra lo zappare ed il rastrellare. Non ho piu’ l’eta’, perche’ queste conseguenze dolorose non le conoscevo fino a ieri. Anche perche’ fino a ieri i … Continua a leggere →